Osteopatia in Pediatria

Osteopatia in Pediatria

L’osteopatia in ambito neonatale può avere un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento di quelle complicanze intrauterine del travaglio e del parto che causano un’alterazione della morfologia del cranio; mediante l’utilizzo di tecniche manuali adattate al neonato è possibile correggere l’asimmetria, ridurre le tensioni delle suture, delle ossa e delle cartilagini, consentendo una crescita armoniosa delle ossa del cranio che permette e segue lo sviluppo dell’encefalo. Le asimmetrie del cranio possono perturbare gli elementi vascolari e nervosi in esso contenuti, alterando il funzionamento dei muscoli extraoculari, la suzione, la deglutizione, il pianto, la motricità intestinale, il ritmo sonno-veglia e il comportamento.

L’osteopatia può migliorare la qualità della suzione e della deglutizione del bambino considerando l’origine craniale delle fibre nervose che presiedono queste funzioni, può intervenire sulle malformazioni congenite e acquisite, può correggere le disfunzioni di quegli elementi strutturali e viscerali responsabili del reflusso e può migliorare la funzionalità gastrointestinale utilizzando tecniche neurovegetative e di stimolazione immunitaria permettendo una migliore difesa e guarigione dalle infezioni. Le tecniche osteopatiche sono adattate al neonato e non presentano controindicazioni.

L’osteopatia in pediatria trova applicazione per:

Il reflusso gastro-esofageo - Lo strabismo - La suzione difficoltosa - Le coliche - I disturbi del ritmo sonno-veglia - L’ernia inguinale - L’otite media - Il piede torto congenito - La plagiocefalia

La Plagiocefalia:

L’asimmetria cranica, più comunemente conosciuta come “plagiocefalia posizionale”, è un termine utilizzato in campo medico e osteopatico per descrivere l’aspetto del cranio alla nascita o in età neonatale e in assenza di craniosinostosi (fusione prematura di una o più suture craniche). La plagiocefalia è una condizione reversibile caratterizzata da una deformità del cranio a causa delle compressioni sul cranio del feto durante la discesa nel canale del parto. Le ossa del cranio possiedono una notevole capacità di assorbire le compressioni durante il parto, grazie alla plasticità delle ossa che lo compongono e agli adattamenti del bacino e dell’utero indotti dal travaglio; quando la compressione sul cranio supera la sua capacità di adattamento possono originare nel neonato disfunzioni nelle strutture neurologiche e viscerali contenute nel cranio stesso o in organi più lontani. Le asimmetrie rappresentano quasi sempre una condizione reversibile, poiché le ossa del cranio, alla nascita, sono caratterizzate dalla presenza di un tessuto connettivo membranoso morbido e resistente e sono quindi sottoposte a fenomeni di rimodellamento. L'osteopatia ha un’alta percentuale di successo nei casi di plagiocefalia posizionale. Le asimmetrie del cranio possono perturbare gli elementi vascolari e nervosi in esso contenuti, alterando la fisiologia dei muscoli extraoculari, la suzione, la deglutizione, il pianto, la motricità intestinale, il ritmo sonno-veglia e il comportamento.

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